A destra, l'Assessore all'Istruzione Natalina Drogo, al centro l'Autore del libro I Diavoli di Bartali, Marco Pastonesi (Foto Kia Castelli)

Verano Brianza, 4 Novembre 2016

Marco Pastonesi presentazione suo libro I Diavoli di Bartali (Foto Kia Castelli)
Marco Pastonesi presentazione suo libro I Diavoli di Bartali (Foto Kia Castelli)

Presentazione del libro “I Diavoli di Bartali”

Tappa a Verano Brianza per il poeta del ciclismo, Marco Pastonesi, che ha presentato la sua ultima opera, “I Diavoli di Bartali” nella sala conferenze della Biblioteca Comunale “Mons. E. Galbiati” di Verano Brianza.

Particolare della sala "Mons E. Galbiati" di Verano Brianza presentazione libro I Diavoli di Bartali - Autore Marco Pastonesi (Foto di Kia Castelli)
Particolare della sala “Mons E. Galbiati” di Verano Brianza presentazione libro I Diavoli di Bartali – Autore Marco Pastonesi (Foto di Kia Castelli)

Un pubblico di appassionati e di altri che, appassionati di ciclismo non lo erano ma, lo sono diventati grazie all’omelia di Pastonesi che ha incantato con i suoi racconti tutti i presenti accalappiandone l’attenzione ed il coinvolgimento attivo.

A destra, l'Assessore all'Istruzione Natalina Drogo, al centro l'Autore del libro I Diavoli di Bartali, Marco Pastonesi (Foto Kia Castelli)
A destra, l’Assessore all’Istruzione Natalina Drogo, al centro l’Autore del libro I Diavoli di Bartali, Marco Pastonesi (Foto Kia di Kia Castelli)

E tra i presenti il Sindaco di Verano Brianza, Massimiliano Chioro, l’Assessore all’Istruzione Natalina Drogo e il Consigliere Comunale con delega alla Cultura, Marco Longoni.

Marco Pastonesi attorniato da un gruppo di giovani a Verano Brianza (Foto Kia Castelli)
Marco Pastonesi attorniato da un gruppo di giovani a Verano Brianza (Foto Kia Castelli)

E non potevano mancare la promotrice dell’iniziativa, la dr.ssa Valeria Trevisi, la responsabile della Biblioteca ed un corridore ex professionista, Mario Mantovan che è stato compagno di squadra del grande Marco Pantani che i presenti hanno ricordato e salutato con un caloroso applauso.

Pastonesi autografa una copia del suo libro I Diavoli di Bartali (Foto Kia Castelli)
Pastonesi autografa una copia del suo libro I Diavoli di Bartali (Foto Kia Castelli)

Poi una serie di anedoti che hanno entusiasmato il pubblico, una serie di testimonianze di una cinquantina di corridori che correvano con Bartali, al fianco di Bartali e, spesso, dietro Bartali.

 

Marco Pastonesi a Verano Brianza alla presenrtazione del suo libro I Diavoli di Bartali (Foto Kia Castelli)
Marco Pastonesi a Verano Brianza alla presentazione del suo libro I Diavoli di Bartali (Foto Kia Castelli)

I corridori sono dei narratori eccezionali, prosegue Pastonesi, narratori che si esprimono su di un palcoscenico, in uno stadio lungo centinaia di chilometri sparsi in tutto il mondo.

25.10.2016 - I Diavoli di Bartali

E Pastonesi ricorda una data : “19 luglio 1931”.

Si disputava una corsa riservata ai giovani fino ai 16 anni di età da Nave a Rosano in Toscana con 60 corridori al via e, a ciascuno di essi venne consegnato un gettone che, come ricorda Cino Cinelli a Pastonesi, doveva essere consegnato da ogni concorrente al passaggio da Rosano, prima di ritornare verso Nave, semplicemente per dimostrare alla Giuria che avevano raggiunto la località di “boa” della corsa.

Marco Pastonesi, ciclisticamente un uomo di strada e marciapiede (Foto Kia Castelli)
Marco Pastonesi, ciclisticamente un uomo di strada e marciapiede (Foto Kia Castelli)

Ma cosa successe di speciale in quella corsa….Cinelli che era tra i concorrenti, si accorse che c’era un corridore in fuga e avendolo riconosciuto, si impegnò a raggiungerlo per accertarsene meglio.

Marco Pastonesi legge una pagina de I Diavoli di Bartali (Foto di Kia Castelli)
Marco Pastonesi legge una pagina de I Diavoli di Bartali (Foto di Kia Castelli)

Visto che quel ragazzo era proprio Gino Bartali, gli chiese se fosse in gara o era li per caso, per i fatti suoi….!

E Bartali candidamente gli rispose che non era in corsa….!

Una colossale bugia! Perché Bartali era tra i concorrenti.

Ma questo Cinelli non lo immaginava e se ne stese calmo in gruppo per poi impegnarsi all’arrivo e battere tutti in volata.

Ma quando si accingeva ad andare verso il palco delle premiazioni si accorse che il posto del vincitore era già occupato, da Bartali per l’appunto.

Il “Ginettaccio” però venne squalificato perché era fuori dai limiti di età ma la vittoria non venne assegnata nemmeno a Cino Cinelli più o meno per gli stessi motivi…!

Un altro anedoto raccontato riguardava invece Dino Zandegù il quale, notoriamente, non è per niente uno scalatore…e, su una salita denominata dei moccoli…il buon Dino venne staccato dagli altri corridori trovandosi in fondo al gruppo su quella salita con un altro concorrente.

Marco Pastonesi  delucidazioni sul suo libro I Diavoli di Bartali (Foto di Kia Castelli)
Marco Pastonesi delucidazioni sul suo libro I Diavoli di Bartali (Foto di Kia Castelli)

Salendo sulla salita dei “Moccoli”, Zandegù si accorse della presenza a bordo strada di un “Prete” comprendendo però che non avrebbe potuto ricevere quello che cercava cio’è una spinta dal Prete perché l’avrebbe data al corridore che lo precedeva.

E cosa si inventa il buon Dino?

Grida verso il Prete : “Se non mi spingi mi metto a bestemmiare come una bestiaaaaaa”

E il Prete, cosa fa?

Lascia il corridore che precedeva Zandegù e spinge Dino con tutte le sue forze pregandolo di non bestemmiare mai per nessun motivo…ha raccontato Dino Zandegù col suo solito fare da guascone ma da gran bravo ragazzo….!

Pastonesi visto dal fondo della sala (Foto Kia Castelli)
Pastonesi visto dal fondo della sala (Foto Kia Castelli)

Giugno del 1949 : Tappa del Giro da Cuneo a Pinerolo, 254 Km. con vittoria di Fausto Coppi con 192 km di fuga solitaria, la tappa dove venne coniato il motto : “Un Uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste il suo nome è Fausto Coppi!!”

Una tappa importante per il Giro di quell’anno e Bartali lo sapeva benissimo. Cosa aveva escogitato il “Pio Gino”?

Semplicemente aveva invitato i gregari di Coppi al cinema per distrarre i gregari del Campionissimo alcuni dei quali accettarono l’invito.

Ma il risultato non fu quello che sperava Bartali perché, come già detto, quel giorno Fausto risolse tutto da solo senza doversi affidare ai gregari e, quel giorno Coppi era così deciso che prima della partenza chiese al suo direttore sportivo di dare ai gregari “Pane e Lanternino”, anticipando così quello che sarebbe stato l’andamento della tappa con tanti gregari di Coppi e naturalmente di altri Campioni che giunsero al traguardo di Pinerolo con tantissimi minuti di ritardo quando cominciavano a scendere le tenebre (ecco il perché del Lanternino…).

Un particolare della sala della Biblioteca Mons. E. Galbiati di Verano Brianza (Foto Kia Castelli)
Un particolare della sala della Biblioteca Mons. E. Galbiati di Verano Brianza (Foto Kia Castelli)

Una tappa che vide anche il duello tra Malabrocca (Piemontese) e Sante Carollo veneto di Montecchio Vicentino per la conquista della Maglia Nera, simbolo dell’ultimo corridore in classifica generale.

Due importanti Diavoli di Bartali? Vittorio Seghezzi e Renzo Zanazzi, due gregari schietti anche nel linguaggio tanto che Pastonesi ha raccontato di Seghezzi che, in un Giro della Campania, si sentiva così bene che volle tentare la vittoria ma c’era di mezzo l’Agerola, una salita piuttosto ostica che, comunque, Seghezzi attaccò a tutta.

Vista sulla sala lato destro (Foto Kia Castelli)
Vista sulla sala lato destro (Foto Kia Castelli)

Il buon Gino invitò Seghezzi a tenere duro perché davanti c’era “Quello là” (che era Fausto Coppi) al che Seghezzi, allo stremo delle forze, sbottò in dialetto lombardo : “Va da via el cu ti e quel là….”

Il ciclismo è anche questo, belle e simpatiche storie, situazioni che sembrano assurde ma che spesso erano la norma insomma, questo è il ciclismo, una storia lunga una vita, tante vite, storie che nascono nello stadio più grande del mondo e che si estende per centinaia di chilometri con un pubblico di centinaia di migliaia di persone, giorno per giorno.

Ma per questo Bartali non disse mai : “L’è tutto sbagliato…l’è tutto da rifare….!”

25.10.2016 - I Diavoli di Bartali

I Diavoli di Bartali…quelli che gli correvano al fianco, qualcuno qualche volta davanti, i più e solitamente che gli correvano dietro come afferma anche Marco Pastonesi, il pittore e il poeta di questi grandi piccoli uomini : I corridori ciclisti, quelli che vincono, quelli che non vincono mai e loro, i Gregari, i grandissimi uomini del ciclismo si, proprio loro, i Gregari, anche se qualche volta Diavoli ma sempre delle rocce, degli Angeli, dei super corridori,dei Gregari!

Vito Bernardi – Fotoservizio di Kia Castelli

Di Bernardi Vito

Il mondo del cilcismo locale e nazionale ha trovato una nuova e qualificata vetrina online. Si tratta del sito www.pedaletricolore.it, fondato e diretto da Vito Bernardi, giornalista pubblicista, conosciuto da tutti nell'ambiente delle due ruote. Nelle sue pagine, Bernardi raccoglie notizie, comunicati stampa, immagini di corse, atleti, società, dirigenti, e la più ampia informazione su quello che accade quotidianamente nell'Alto Milanese, ma anche a livello nazionale ed internazionale